La sindrome delle apnee ostruttive del sonno è una patologia grave che, se non trattata comporta negli adulti rischi cardiovascolari, neurologici, ipertensione e ictus cerebrali, per una riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue.
Nelle persone affette da Osas le vie aeree superiori collassano durante il sonno ostruendo parzialmente o totalmente il passaggio dell’aria e interrompendo il respiro che riprende solo dopo un micro risveglio.
Questa patologia colpisce il 3-4% della popolazione totale e, secondo una statistica l’80% delle persone affette non è consapevole di soffrirne. I soggetti più a rischio sono gli UOMINI adulti di età compresa tra i 30 e 60 anni. Ma anche bambini che presentano ingrandimento e infiammazione delle adenoidi o delle tonsille. Il sovrappeso e l’obesità possono peggiorare la situazione.
Apnee da ostruzione Funzionalità delle vie aeree con Mad
Negli adulti i sintomi più frequenti sono:
La diagnosi è confermata da un esame diagnostico detto polisonnografia. È un monitoraggio computerizzato del sonno durante la notte. Si considera patologico un adulto con 5 OSAS in un ora , e un bambino anche con una sola manifestazione in un’ ora.
L’ odontoiatria ha nei confronti di tale sindrome un ruolo importante, in quanto ha la possibilità di intercettare precocemente i segni e i sintomi e di valutare se sono presenti le indicazioni per sottoporre il paziente al trattamento con specifici dispositivi orali detti MAD (mandibular advancing device).
Questi dispositivi spostando avanti la mandibola impediscono il collasso dei tessuti molli e preservano la pervietà delle vie aree. Non sono adatti a tutti i pazienti che soffrono di apnee, quindi è anche importante che l’odontoiatria conosca e condivida con il paziente gli altri approcci terapeutico dell’Osas, come terapie con Cpap dispositivi per la ventilazione meccanica a pressione positiva continua o chirurgia dei tessuti molli o di riposizionamento delle ossa mascellari .
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