La durata del trattamento ortodontico può subire variazione legate a fattori non sempre prevedibili, quali il tipo di crescita corporea, velocità di permuta dentale e il grado di collaborazione del paziente.
La durata dipende inoltre dal problema da trattare. Un trattamento ortodontico può durare da pochi mesi a 2, massimo 3 anni, nell'adulto. Nel bambino in crescita, invece, a causa del continuo sviluppo della dentatura, si usa alternare periodi di trattamento ad altri di attesa, ad esempio può essere necessario un trattamento in due tempi, in dentizione mista e poi appena erotti tutti i denti permanenti.
Si per questo è importante una fase di contenzione o di mantenimento per stabilizzare il risultato ottenuto.
Utilizzato come contenzione di tipo fisso per stabilizzare il risultato ortodontico è un filo intrecciato di acciaio o in fibra di vetro che viene incollato sulla superficie interna dei denti.
La durata del periodo di contenzione varia in rapporto a molteplici fattori, quali l'età del paziente, la gravità della malocclusione.
Sì, nel paziente in cui persistono abitudini viziate quali la respirazione orale, deglutizione atipica, il fumare la pipa, il mangiare le unghie, possono esercitare sui denti forze incontrollate in grado da determinare movimenti indesiderati.
È variabile, spesso dipende dalla gravità della malocclusione.
Si tende a trattare precocemente, verso i 4/5 anni di età, le malocclusioni in cui si rileva un problema scheletrico che può complicarsi con la crescita, ad esempio il morso incrociato con latero-deviazione funzionale della mandibola o le terze classi scheletrico-funzionali.
L'apparecchio ortodontico, in particolare quello fisso, facilita il trattenimento della placca batterica, ma in sé non causa carie. Seguendo nel corso del trattamento, scrupolosamente, le istruzioni per l'igiene date dall'ortodontista, non c'è alcun pericolo né di carie né d'infiammazioni gengivali. Va semplicemente adattata la tecnica di spazzolamento e aumentata la durata.
Via A. Del Sarto 10/R 50135 Firenze